Farmaci: facciamo le scelte giuste?

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prof. Raffaele Landolfi

  • Le cure prescritte per qualsiasi patologia devono essere seguite con attenzione rispettando tempi, dosi e durata
  • I farmaci naturali non sono, per il solo fatto di essere naturali, meno tossici ed egualmente efficaci
  • La possibile tossicità dei sintomatici assunti abitualmente non deve essere sottovalutata

Ognuno di noi dovrebbe interrogarsi sul proprio rapporto con i farmaci. Poiché molto spesso è tutt’altro che sano. I farmaci che ci sono stati prescritti per curare qualche problema di salute ci ricordano qualcosa di sgradevole e quindi qualche volta vogliamo interrompere la cura il prima possibile o tendiamo a dimenticarcene. E’ una dato di fatto che riguarda molte persone con problemi medici cronici anche rilevanti come l’ipertensione e il diabete.

Altre volte pensiamo di cambiare la terapia prescritta optando per l’assunzione di “farmaci naturali” senza avere prove concrete della loro efficacia. Altre volte ancora esageriamo nell’assunzione di farmaci sintomatici per porre rimedio a qualche fastidio che ricorre più o meno frequentemente. Ma questi approcci “fai da te” possono essere pericolosi. Se abbiamo un problema di salute acuto o cronico, l’assunzione costante della terapia prescritta è fondamentale anche per poterne adeguatamente valutare l’efficacia, prima di ricorrere eventualmente a terapie diverse.

I farmaci “naturali” non sono , per il semplice fatto di essere naturali, migliori dei farmaci di sintesi o comunque prodotti con i metodi tradizionali. L’assunzione troppo frequente o in dosi troppo elevate di farmaci sintomatici può provocare poi fenomeni tossici anche importanti. E soprattutto ricorrere abitualmente a farmaci sintomatici per disturbi digestivi, dolori o disturbi del sonno spesso porta le persone a trascurare la ricerca delle cause vere del malessere.

Senza contare che il beneficio che ci sembra di ottenere assumendo una sostanza, magari raccomandata dalla pubblicità o da un amico “esperto” qualche volta è legato al cosiddetto “effetto placebo”. Una percezione di beneficio cioè che deriva dalla nostra convinzione o aspettativa di un effetto benefico. E proprio questo potere della nostra mente dovrebbe farci pensare se a volte, prima di assumere farmaci per il mal di testa, la lombalgia o il gonfiore addominale, non possa essere il caso di pensare a cosa possa avere causato questi problemi e di prendere in considerazione qualche metodo per rilassarci o comunque ridurre il nostro grado di stress. E questo può essere il vero “rimedio naturale” per molti segnali negativi che il nostro corpo ci manda.

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