ll Diabete Alimentare, ovvero il cibo può far male… molto male!

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prof. Raffaele Landolfi

Key Points:

  • L’alimentazione eccessiva, tipica della società del benessere, sta diffondendo patologie rilevanti come l’obesità e il diabete
  • Queste condizioni possono compromettere in maniera grave la nostra salute
  • L’educazione alimentare e la promozione di un sano rapporto con il cibo devono ricevere attenzione pari alla ricerca di nuove forme di cura del diabete

Lunedi 14 Novembre è la giornata mondiale del diabete: è l’occasione per conoscere quanto la ricerca stia facendo per prevenire e riparare i danni di questa malattia, ma anche per riflettere su quanto il benessere abbia contribuito a renderla così comune.  

La forma più diffusa di diabete, infatti, che è il diabete dell’adulto o diabete di tipo 2, dipende in larga parte da una alimentazione eccessiva rispetto alle reali esigenze del nostro organismo. E proprio l’eccesso di calorie e di carboidrati in particolare, che con gli anni diviene “abitudine” provoca sovrappeso, alterazioni metaboliche varie e diabete.

Questi effetti negativi dell’alimentazione eccessiva e delle sue conseguenze dovrebbero ormai essere noti a tutti, ma proprio per questo è sorprendente notare quanto le persone si siano “adattate” a considerare le abitudini alimentari improprie come qualcosa che prima o poi sistemeranno, il sovrappeso un problema puramente estetico e il diabete una malattia relativamente innocua, in quanto molto comune e facilmente controllabile.  

In realtà le abitudini alimentari, come tutte le abitudini, diventano sempre più difficili da modificare nel corso degli anni, il sovrappeso è una vera e propria patologia silente e il diabete è una delle malattie più pericolose per la qualità e la durata della nostra vita.

E allora? Perché non riflettere il prima possibile sul nostro rapporto con il cibo e sulla qualità e quantità dei nostri alimenti?  Il nostro corpo non smaltisce con disinvoltura ogni cosa e basterebbero un paio di settimane di alimentazione sana per rendercene conto.

Privilegiando la verdura, i cereali, la frutta, la pasta e il pane integrali, ci possiamo riabituare ai sapori più tipici della nostra terra e orientarci verso una alimentazione sana. Occasionalmente ci possiamo concedere anche delle “dolci trasgressioni” a patto di gustarne con cura i sapori ed evitare di eccedere nelle quantità.

Molti buongustai e molte persone golose sono in perfetta forma proprio perché scelgono con cura e assaporano con attenzione i loro cibi preferiti.  Le persone semplicemente voraci invece si alimentano in fretta e in maniera distratta, combattendo con cibo eccessivo e talvolta di cattiva qualità, noia o altre emozioni negative. È come se si rovinasse un’auto meravigliosa rifornendola con carburante contraffatto.  Sono scelte razionalmente incomprensibili, ma che hanno in molti casi radici familiari o sociali secondo le quali il cibo è comunque sempre festa e benessere. A queste radici si sovrappongono spesso problemi personali, che richiederebbero un’analisi attenta, per poter avviare un progetto educativo serio, prima che si manifestino le molte complicazioni dell’obesità e del diabete.

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