Dolci si, ma con moderazione
prof. Raffaele Landolfi
Key Points:
- Ci alimentiamo troppo e, soprattutto, consumiamo troppi carboidrati
- L’attenzione a non eccedere non dovrebbe venir meno durante le feste
- Abituarsi ai dolci e poi sentirne la mancanza è fin troppo facile
Sovrappeso e diabete diventano sempre più comuni e questa specie di “epidemia” deriva da un consumo di calorie che eccede quelle necessarie a un tipo di vita sempre più sedentaria.
Eccesso calorico, ma soprattutto eccesso di carboidrati e zuccheri raffinati. Questa alimentazione eccessiva e sbilanciata è ormai divenuta per molti un’abitudine acquisita in famiglia e mantenuta o peggiorata nel corso degli anni. E in famiglia si impara ad alimentarsi (male) soprattutto durante le festività, in cui la gioia di stare insieme, viene celebrata con cibi e bevande che lasciano tracce importanti, non solo sul nostro peso: i dolci, le bevande alcoliche, i cocktail, infatti, se consumati in eccesso, non potranno poi essere abbandonati improvvisamente, senza amplificare la tristezza così comune alla fine delle vacanze.
Passate le feste, non possiamo non sentire la mancanza “delle cose buone” e tendere così a mantenere un’abitudine alimentare potenzialmente dannosa per la nostra salute.
I dolci, come e più del pane e della pasta, aumentano il senso di fame già qualche ora dopo averli consumati e, inoltre, ci gratificano. Non è un caso che tendiamo a sentirne maggiormente il bisogno quando siamo più tristi o comunque in difficoltà. E’ piuttosto facile dunque abituarsi ai dolci e poi sentirne la mancanza, ma, proprio per questo, sarebbe bene che il loro consumo durante le feste rimanesse moderato e, soprattutto, realmente circoscritto alle occasioni di festa.
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