Diabolik – Ginko all’attacco!

postato in: CINEMA, NEWS, News Cinema, TOP ONE NEWS | 0

Il nuovo film dei Manetti Bros sul ladro mascherato

di Valerio Brandi

Diabolik nel giro di un anno ha cambiato volto, e non solo perché questo personaggio è un mago dei travestimenti, ma soprattutto per il fatto… che non è più lo stesso attore.
Quando è stato girato il primo film con Luca Marinelli come protagonista, il Covid era ancora un pericolo lontanissimo per noi Italiani, e i Manetti Bros non pensavano mica che avrebbero dovuto rinviare l’uscita al cinema di oltre un anno. Tutto questo slittamento cosa ha portato? Alla dolorosa rinuncia dell’attore principale, perché ormai Marinelli era già impegnato con altri progetti, e quindi non poteva più prendere parte alla realizzazione del nuovo film, Diabolik – Ginko all’attacco! , ora al cinema grazie a 01 Distribution.

Così per sostituirlo è stato scelto Giacomo Gianniotti, attore italo-canadese entrato nel cuore di molti spettatori grazie alla sua magnetica interpretazione del dottor Andrew DeLuca nella serie televisiva Grey’s Anatomy.
Il recasting è sempre duro da accettare, soprattutto per un protagonista, ma ormai è andata così, e visto l’attuale periodo storico dobbiamo essere grati non solo che questi film continuino ad uscire, ma che vengano distribuiti inizialmente solo al cinema, nonostante la pressione delle piattaforme streaming si faccia sempre più asfissiante.
In questo caso, personaggio e trama danno un minimo una mano alla produzione, non solo perché Diabolik passa la maggior parte del tempo con il suo tradizionale costume per celare la sua identità, ma anche perché, come da titolo, la storia è incentrata sull’ispettore Ginko, e il suo persistente tentativo nel catturare il più pericoloso criminale del pianeta.

Sulla sinossi di Diabolik – Ginko all’attacco! preferiamo non dire altro, sia perché moltissimi italiani hanno letto da decenni l’omonimo albo a fumetti a cui è ispirato, e quindi dato che ci sono delle piccole differenze, perché rischiare di rivelarle, e togliere anche quei pochi momenti inediti e di sorpresa?

Come hanno più volte ribadito i Manetti Bros in occasione della conferenza stampa di presentazione del film, Ginko all’attacco! non è un veramente un seguito del primo Diabolik, ma più un nuovo film, una nuova avventura del bandito mascherato continuamente di nero, e di Eva Kant, il suo più grande amore. Un lungometraggio che per ovvi motivi risulta meno interessante e coinvolgente del primo, perché ormai le caratterizzazioni e gli aspetti psicologici dei protagonisti sono noti a tutti, ma merita comunque di essere visto.
Del resto, molte opere poliziesche dopo un po’ risultano prevedibili, ma nonostante ciò mantengono comunque un forte seguito, basti pensare a un capolavoro Anime come il Lupin III dell’indimenticato Monkey Punch, il cui canavaccio di diverse sue puntate ricorda parecchio la storia raccontata dai Manetti Bros nella loro versione di Ginko all’attacco.

Per quel che riguarda il nuovo Diabolik, Gianniotti non è solo convincente dal punto di vista fisico del suo personaggio, ma anche per quel che riguarda la recitazione.
Nonostante il lavorare negli Stati Uniti gli abbia fatto un po’ disimparare la sua lingua d’origine, il suo italiano è comunque migliore di molti attori italianissimi, come i tanti, troppi talent che chiamano spesso a doppiare i film d’animazione.

Ottime conferme da Miriam Leone, sempre più convincente come femme fatale per il grande criminale di Clerville, ma anche da Valerio Mastrandea, con questo suo ispettore Ginko più pacato rispetto alla versione fumettistica, ma comunque deciso nell’andare fino in fondo.
Tra i volti del tutto nuovi, decisamente superlativo il cameo di Andrea Roncato, così come è stata molto valida Linda Caridi nella parte di Elena Vanel.

In Diabolik – Ginko all’attacco! ci sono anche dei momenti di ilarità, dovuti all’accento di Monica Bellucci scelto per caratterizzare la sua versione di Altea di Vallemberg, soprattutto quando lo scambio di battute tra quest’ultima e il suo maggiordomo non fa che ricordare lo storico spot dei Ferrero Rocher (Ambrogio!), e si poteva fare di più riguardo alle espressioni di alcuni poliziotti in momenti più seri e drammatici, come in occasione del rinvenimento dell’agente Roller…

Nelle sale proprio in questi giorni, vi auguriamo una buona visione!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *