L’EDITORIALE CHE NESSUN DIRETTORE VORREBBE SCRIVERE

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La Terza Guerra Mondiale è alle porte?!?

di Michela Flammini

Speriamo di no, speriamo che tutto questo si risolva grazie ai negoziati, ma di fatto siamo in guerra: si anche l’Italia lo è, se non a livello militare (e comunque siamo impegnati anche sul fronte della difesa), lo siamo sicuramente a livello economico. Nel tentativo di impoverire e far cadere Putin, ci stiamo impoverendo di fatto anche noi: dopo il Covid, la guerra, e le sanzioni che hanno provocato il blocco dei mercati e delle banche russe, avranno sicuramente gravi ripercussioni anche per l’Europa e per l’Italia in primis… Speriamo che sia prima la Russia a cadere che noi: avremmo evitato la Terza Guerra Mondiale e soprattutto avremmo imparato che siamo l’unico Paese europeo in ritardo sulle Energie Rinnovabili, e l’unico che pagherebbe la mancanza del Gas proveniente dalla Siberia…

Purtroppo in un Italia, dove siamo indietro con l’Assistenza Sociale, con quella Sanitaria, con le leggi sulla Sicurezza sul Lavoro, dove una giovane tirocinante muore in una macchina industriale per l’assenza dei dovuti dispositivi di sicurezza, dove le Mafie dopo centinaia di anni sono ancora presenti su vasti territori del nostro bel Paese, parlare di Energie Rinnovabili è davvero un utopia e di nucleare è addirittura impensabile: se guardassimo alla realizzazione pratica di centrali nucleari che verrebbero costruite dalle stesse ditte che hanno eretto il tristemente noto Ponte Morandi, sarebbe veramente una catastrofe…

Ma se è vero il detto “Italiani popolo di santi, navigatori e poeti”, se c’è una cosa che come italiani sappiamo fare bene è tradurre temi molto difficili in magnifici racconti cinematografici: è il caso del commovente Docufilm di Paolo Ruffini sull’Alzheimer: “PerdutaMENTE”, che mi ha fatto commuovere e mi ha fatto riflettere sulle tante carenze che ci sono in Italia anche a livello Sanitario e Assistenziale nei confronti dei pazienti e dei familiari che vivono insieme questa malattia. Vi invito a leggere sia il comunicato dedicato al film, che la bellissima intervista che siamo riusciti a fare al grande Regista, Attore e Autore, Paolo Ruffini. Sarà che è maremmano come me, sarà che ha un modo di trattare certi temi in maniera non leggera, ma “positiva”, che amo da sempre i suoi lavori, da film con Vanzina, agli spettacoli teatrali con i ragazzi di “Up and Down”, fino a questo capolavoro cinematografico, dove Ruffini è riuscito a vedere e a mostrarci il lato “positivo” delle storie che racconta, che come ci spiega nell’intervista non sono storie di “malattia”, ma sono storie d’amore: l’amore più puro di chi dice “non so chi sei, ma so che ti amo”….!

In questo panorama di odio, di insicurezza, di mancanza di comprensione, vi consiglio davvero di vedere PerdutaMENTE appena sarà disponibile, speriamo a breve, sulle maggiori piattaforme streaming.

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