ILLUMINAZIONE

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Giochi di luce per illuminare le vostre giornate

di Luigi Giacco

Ormai esistono lampade e lampadine di ogni foggia e colore: tanti modelli diversi tra loro un po’ per accontentare le esigenze di tutti e un po’ per soddisfare i gusti più difficili e ricercati.

Lampade ad incandescenza

Una volta esisteva solo la  lampadina ad incandescenza, costituita da un filamento di tugsteno che produce luce quando viene riscaldato con energia elettrica, producendo una luce comunemente chiamata “calda” caratterizzata dal colore arancio, corrispondente ai 2700 K.

Questa tipologia produce pochissima luce rispetto all’elettricità consumata, infatti solo il 5% dell’energia elettrica viene trasformata in luce mentre il restante serve solo a produrre calore, quindi richiede un grande dispendio di energia per illuminare stanze ampie e si surriscalda molto: per questi motivi l’Unione Europea ha bandito questo tipo di lampadina, favorendo altre tipologie in grado di ridurre lo spreco e l’inquinamento.

Lampade Alogene

Successivamente questa fu rimpiazzata con quella alogena per i su citati motivi e la breve durata di vita: la lampadina alogena è costituita da un filamento di tugsteno racchiuso in un corpo di vetro con all’interno un gas inerte.

Esistono tre tipi di lampadine alogene:

1. Alogene 6 V, 12 V e 24 V con trasformatore, che trasformano la corrente in ingresso da 230 V a 6 V, 12 V e 24 V. La potenza massima può arrivare 100 watt.

2) Alogene 230 V: il grande vantaggio è che possono essere collegate direttamente alla corrente elettrica 230 V senza il bisogno di utilizzare trasformatori.

3) Alogene IRC:  un’ulteriore tipologia sono le IRC (infrared coating) a basso consumo e con una durata nettamente superiore rispetto alle versioni tradizionali, ovvero 5000 ore di funzionamento.
Fanno parte delle alogene a basso tensione (da 6 volt a 24 volt), quindi come la prima versione necessitano di un alimentatore per poter funzionare correttamente.

Dopo le alogene successivamente furono ideate le lampade a fluorescenza compatta: composte da un rivestimento esterno in vetro che contiene al suo interno delle polveri, dette appunto fluorescenti e uno strato di gas ai vapori di mercurio a bassa pressione, che al passare della corrente si trasforma in luce. L’emissione della luce in questo caso viene definita “indiretta” poiché non viene sprigionata dal gas, ma dal materiale fluorescente della quale è composta, che determina anche il colore della luce, calda o fredda.

Per poter funzionare correttamente è necessario produrre una scarica interna generata dagli elettrodi posti sulle estremità della lampada. La corrente elettrica derivante dal nostro impianto elettrico attraverserà inizialmente il trasformatore posto sulla base della lampada, generando poi successivamente una scarica che permetterà l’illuminazione della nostra stanza, grazie alle radiazioni luminose emesse dal gas.

Esistono 2 versioni di reattore:

Alimentatore tradizionale: in questo caso è necessario collegare anche uno starter che aiuterà al corretto riscaldamento degli elettrodi, che genereranno successivamente la scarica elettrica.

Elettronico: in questo caso lo starter non serve. In questo caso la lampada ha una maggiore durata rispetto alla tipologia tradizionale.

Lampade a fluorescenza tubolare Neon

Sono lampade fluorescenti prodotte in versione lineare (T8-T5) e in versione circolare (le famose “circoline” G10 q).

La luce emessa da queste lampade è possibile sempre tramite il sistema trattato precedentemente nella guida, con la differenza che le polveri che rivestono questi modelli sono definite polveri standard, quindi più economiche e di qualità luminosa inferiore e talvolta sgradevole. I modelli neon contengono all’interno il gas neon mentre le fluorescenti compatte contengono mercurio. Vengono utilizzate prevalentemente per ambienti esterni ed esistono 2 tipi di polveri di rivestimento: Trifosforo con maggior resa di luce con tonalità simile alle lampadine ad incandescenza e Pentafosforo con resa luminosa inferiore ma con una tonalità di luce assai piacevole.

Fluorescenti compatte Cfl

La durata di vita è nettamente superiore rispetto ai modelli ad incandescenza, garantiscono un ottimo risparmio di energia e un’ottima efficienza luminosa, di colore e tonalità luminosa.

Lampade ad induzione magnetica

Questo tipo di lampada funziona in maniera simile ai modelli fluorescenti ma anzichè utilizzare gli elettrodi per riscaldare il gas presente all’interno, utilizzano il principio dell’induzione magnetica, ionizzando il gas fluorescente. Sono ideali quando si necessita di una potenza superiore ai 150w

Lampade agli ioduri metallici

Questo tipo contiene al suo interno alogeni e alogenuri, vengono chiamate anche lampade mh.

Necessitano di un alimentatore ballast per il funzionamento, che deve essere pari alla potenza del bulbo che si intende utilizzare.

Sono molto utilizzate per l’illuminazione esterna di fabbriche, capannoni, aziende, palchi e altri locali dove è necessario avere a disposizione una luce molto forte e una buona resa cromatica.

Lampadina a LED

Queste sono alimentate attraverso un circuito elettronico che regola e calibra la giusta tensione in volt necessaria ai led, in questo caso l’energia elettrica viene convertita per il 50% in luce e il restante 50% in calore, difatti queste lampade anche dopo svariate ore di funzionamento restano fredde al tatto senza mai surriscaldarsi, hanno un costo maggiore rispetto ad altre tipologie ma considerando la lunga durata di vita sarà ammortizzato.

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