L’UMBRIA DA VISITARE

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A spasso nel cuore dell’Italia

di Beatrice Crescentini

Dovendo scegliere alcune parole per descrivere l’Umbria, potremo sicuramente citare: verde, per via delle tante foreste che decorano da centinaia di anni i suoi pendii; acquatica (ma com’è possibile, se non è bagnata dal mare?) per i numerosi fiumi e torrenti, di cui una parte che corrono liberi e una parte imbrigliati nelle acque in bottiglia che tutti conosciamo; matta… Ammettiamolo dai (tanto siamo tra pochi intimi!) quanti di voi all’ultima parola hanno alzato gli occhi verso la propria patente da matto in bella mostra sul muro?

Monte Castello di Vibio (PG): Teatro della Concordia

Ci troviamo a pochi chilometri da Todi e il piccolo comune di Monte Castello di Vibio (circa 1500 anime) detiene un primato davvero particolare: il suo Teatro della Concordia, infatti, è considerato come il teatro più piccolo al mondo. Se pensiamo al numero di sedute, il teatro di Monte Castello è semplicemente uno fra tanti, ma esiste un “però” che lo rende davvero una perla rara: se pensiamo ai grandi teatri all’italiana costruiti tra il XVIII e il XIX secolo, chiamati anche teatri goldoniani, il Teatro della Concordia è il più piccolo edificio di questo genere, originale, ancora esistente e a tutt’oggi in azione!

Volete saperne di più? Visitate il sito del teatro al link: https://www.teatropiccolo.it/concordia/

Campello sul Clitunno (PG): le fonti del Clitunno e il Tempietto, patrimonio mondiale UNESCO

Due aspetti colpiscono principalmente un visitatore in Umbria: le alte e verdeggianti montagne e l’abbondanza di acqua naturale. Legato a questo secondo aspetto e, sebbene ridimensionate rispetto all’antichità e modificate nel corso del XIX secolo dall’uomo, le fonti del Clitunno rappresentano ancora oggi una tra le principali risorse idriche umbre con la produzione dei suoi 1500 litri d’acqua al secondo.

Ciò che però colpisce più dei numeri di questo posto, è la bellezza naturalistica, la storia e la letteratura che si respirano passeggiando lungo le sue rive: grandi nomi come Plinio il Giovane, Virgilio, Lord Byron o Carducci, hanno cantato le fonti del Clitunno, rimanendo meravigliati davanti all’acqua limpida, alla vegetazione lussureggiante e alla fauna che vive in questo meraviglioso giardino.

In epoca romana, questo luogo era anche un importante centro religioso, in cui veniva venerato Giove Clitumno, personificazione delle acque del fiume. Molti dei templi che un tempo costeggiavano le sue rive oggi non esistono più, salvo il Tempietto del Clitunno, che oggi è considerato Patrimonio Mondiale UNESCO in quanto, oltre a essere un tempio romano, restaurato dai Longobardi probabilmente con materiali di costruzione originali e riconvertito in chiesa paleocristiana, racchiude le più antiche pitture cristiane dell’Umbria.

Foligno (PG): fraz. Rasiglia, la piccola Venezia dell’Umbria

Sicuramente il massimo esempio di convivenza tra una città e un elemento naturale come l’acqua è la splendida Venezia, ma forse non tutti sanno che in Umbria esiste un minuscolo borgo, facente parte del comune di Foligno, che ha raggiunto un eccellente livello: è la frazione di Rasiglia, conosciuta anche come la piccola Venezia dell’Umbria, proprio per via dei numerosi ruscelli e laghetti che girovagano per le vie del borgo medievale. La principale fonte è quella di Capovena, ai piedi del palazzo dei Trinci (signori della zona dal 1305 al 1439) di cui oggi rimangono i ruderi delle mura di cinta e di una torre.

Oltre che per l’abbondante presenza di acqua, la piccola Rasiglia è famosa anche per la maestria nell’attività di tessitura e tintura della lana, tanto che proprio in questo periodo si tiene nel paese la mostra “Penelope a Rasiglia” che tra workshop, seminari, arte e spettacoli cerca di tenere viva la grande scuola della tessitura.

Assisi (PG): monte Subasio e la Forra del Marchetto

Usciamo dalle città e dai borghi medievali che caratterizzano l’abitato umbro e ci inoltriamo per questa destinazione su per i boschi del monte Subasio sul versante assisano, lungo un percorso del tutto unico per l’Umbria: la Forra del Marchetto, infatti, è conosciuta anche come il piccolo grand canyon dell’Umbria. A spasso per il sentiero (l’intero percorso dura circa 4 ore ed è classificato di grado E, secondo il Club Alpino Italiano) si passeggerà lungo le strette gole scavate dal torrente per quella che un tempo era l’usuale strada medievale che collegava Assisi e Nocera. Adatto per gli amanti del trekking e della canoa.

Avigliano Umbro (TR): Dunarobba e la foresta fossile

Ci fu un tempo in cui l’Italia non era come la conosciamo oggi: a Torino, Milano e Venezia nuotavano allegramente spigole, orate e dentici; la Sardegna e la Corsica erano un’unica grande isola; regioni come la Puglia o la Basilicata erano quasi totalmente sottacqua. Si salvavano un po’ di più i territori appenninici e alpini che, nonostante le linee di costa più rientranti rispetto a quelle attuali, emergevano dall’acqua.

Testimonianza del tempo che fu è la particolare, nonché unica in Italia, foresta fossile rinvenuta in una cava di argilla durante gli anni ’70: circa 50 esemplari di tronchi preistorici perfettamente conservati e databili circa 3-2 milioni di anni fa raccontano di come questa zona un tempo probabilmente fosse un grande lago con delle aree paludose…

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