A Complete Unknown

di Valerio Brandi

Siamo nel 1961 e il giovanissimo Bob Dylan (Timothée Chalamet) incontra presso un ospedale di New York Pete Seeger (Edward Norton) che è in compagnia del suo amico Woody Guthrie (Scoot McNairy), gravemente malato.
Un’occasione non solo per conoscere due suoi grandi idoli musicali, ma anche quella di mettere alla prova il suo talento fino a quel momento praticamente sconosciuto.
Un’esibizione improvvisata e forse anche potenzialmente irrispettosa della situazione, che però viene gradita dai due professionisti, e che quindi darà il via alla leggendaria carriera di colui che è ancor oggi uno dei più grandi artisti musicali della storia.

Eccezion fatta per le frasi prima dei titoli di coda che riassumeranno alcuni eventi successivi all’ultima sequenza video, A complete Unknown racconta essenzialmente la vita professionale e sentimentale di Bob Dylan tra il 1961 e il 1965.

Tantissimi sono i nomi citati per quel che riguarda la prima parte. Non solo Seeger e Norton, ma anche Johnny Cash (Boyd Holbrook), Albert Grossman (Dan Fogler), Alan Lomax (Norbert Leo Butz), Harold Leventhal (P.J. Bryrne), Bob Neuwirth (Will Harrison), Toshi Seeger (Eriko Hatsune), Al Kooper (Charlie Tahan), Mark Spoelstra (Ryan Harris Brown), Mike Bloomfield (Eli Brown), Peter Yarrow (Nick Pupo), Paul Stookey (Stephen Carter Carlsen), Tom Wilson (Eric Berryman) e John Hammond (David Alan Basche).
Cantanti e produttori realmente esistiti, ma in questo nuovo lavoro di James Mangold si è deciso di utilizzare anche personaggi fittizi.
Come quello di Jesse Moffette, che però è interpretato da Big Bill Morganfield, il figlio di Muddy Waters, un altro cantautore e chitarrista statunitense molto importante per l’influenza musicale della leggenda nata a Duluth nel 1941.

Per restare in tema, molto più fondamentale, sia per il lungometraggio che per quel riguarda la storia vera, è il personaggio di Sylvie Russo (Elle Fanning), basato su Suze Rotolo, grande amore giovanile di Bob Dylan.
L’attivista (nonché insegnante e pittrice) scomparsa nel 2011 quand’era in vita non ha mai gradito i pettegolezzi riguardo alla sua relazione con Dylan (tanto da pubblicare un libro sulla vicenda dal titolo “Sulla strada di Bob Dylan. Memorie dal Greenwich Village”) e proprio per questo motivo hanno fatto più che bene a citarla indirettamente.

Complice sul palcoscenico ma anche tra le lenzuola è stata per Bob Dylan pure Joan Baez, questo un personaggio storicamente esistente (e anche ancora in vita) ed interpretato da Monica Barbaro (Top Gun: Maverick).
Rapporti che è stato necessario raccontare per mettere in mostra alcuni difetti di questo artista, capace di far soffrire tanto ed immeritatamente queste donne che si erano innamorate di lui. A Complete Unknown non è quindi un film biografico agiografico, perché appunto non si è limitato a raccontare solo gli aspetti positivi della vita di Bob Dylan, come la sua fondamentale importanza per le lotte dei diritti civili degli anni ‘60.
Tanto spazio è stato dedicato naturalmente alla musica, e a differenza di altri film biografici musicali dell’ultimo periodo (come Bohemian Rhapsody) non sono stati utilizzati i brani musicali originali, ma sono stati proprio gli attori a cantarli sul set.
Una fusione totale con i personaggi reali, anche perché Timothée Chalamet è stato molto bravo persino nel replicare la parlata spesso poco comprensibile del vero Bob Dylan.

Timothée Chalamet in A COMPLETE UNKNOWN. Photo by Macall Polay, Courtesy of Searchlight Pictures. © 2024 Searchlight Pictures All Rights Reserved.

Se per quel che riguarda gli eventi storico-politici mostrati nel lungometraggio (come la crisi dei missili di Cuba del 1962 e le lotte di Malcom X e Martin Luther King) basta aver aperto un libro di storia scolastico, ben diverso è il discorso relativo alla cultura musicale, che solitamente non viene studiata a scuola e che quindi potrebbe risultare estranea a molti spettatori, soprattutto a coloro che sono nati diversi anni dopo lo svolgimento di questi eventi. È proprio questa la più grande pecca di A Complete Unknown: un film forse un po’ pesante e poco fruibile per chi si approccerà per la prima volta alla carriera di Bob Dylan, lontano dall’ottima riuscita sotto questo punto di vista del recente lungometraggio su Elvis Presley di Baz Luhrmann.

A Complete Unknown di James Mangold è al cinema da giovedì 23 gennaio 2025 grazie alla distribuzione di Searchlight Pictures e Disney.

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