John Wick 4

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Il quarto attesissimo capitolo della saga

di Valerio Brandi

Nei bassifondi di New York John Wick (Keanu Reeves) si lecca le ferite, pensando a un modo per annullare la sua scomunica nei confronti della Gran Tavola, e vivere finalmente in pace.
Ma per farlo gli tocca viaggiare, cosa sempre più ardua: gli amici su cui può contare sono sempre di meno, mentre i nemici non fanno che aumentare.
Come il Marchese Vincent De Gramont (Bill Skarsgård) un altezzoso nobile francese in grado di assumere perfino i migliori amici di John Wick, come il killer non vedente e in pensione Caine (Donnie Yen).
Dopo due insuccessi in Marocco e in Giappone, la soluzione gli viene fornita dal suo vecchio amico Winston (Ian McShane): l’unico modo per ottenere la libertà è sfidare a duello proprio De Gramont.
Ma per un duello bisogna seguire delle regole, perché sappiamo quanto quest’ultime sono importanti per la Gran Tavola… e allora per ottenere il singolar tenzone John Wick dovrà compiere un altro viaggio o meglio, un ritorno alle origini…

Nove anni dopo l’esordio, John Wick continua a resistere colpo su colpo, e perfino a migliorarsi… cinematograficamente parlando. Dopo un meraviglioso primo lungometraggio che ci ha regalato un nuovo personaggio iconico grazie al talento inossidabile di Keanu Reeves, la saga è andata avanti leggermente sottotono, soprattutto con il secondo capitolo, ricordato più dai romani che hanno avuto la possibilità di incontrare il protagonista per le strade della Capitale, e per la presenza di una leggenda nostrana come Franco Nero, che per il risultato finale.
Un po’ meglio era andata con Parabellum, decisamente più coinvolgente, ma al tempo stesso girato come se fosse in tutto e per tutto un film preparatorio per quello successivo.
E così è stato, e alla fine ne è valsa la pena, perché John Wick – Capitolo 4 risulta essere il migliore della saga, dopo il primo capitolo, grazie a diversi elementi interessanti.

Per prima cosa è il lungometraggio ideale per gli amanti del cinema asiatico, perché, come accennato sopra, potranno vedere in azione non solo Donnie Chen, qui in versione Daredevil, ma tutta la sequenza di Osaka è una vera e propria goduria per gli appassionati del genere Wuxia.
Le nuove e ben riuscite caratterizzazioni sono presenti anche negli altri Paesi in cui “Baba Jaga” è costretto ad agire, e nell’Europa dell’Est è quella di Scott Adkins a restare più impressa: il suo Killa ricorda bene, sia dal punto di vista interpretativo che da quello estetico, celebri villain come il Pinguino (in particolare quello di The Batman 2022), ma anche il cane Scarface di Charlie – Anche i cani vanno in Paradiso.
E sempre come accennato, la storia si concluderà in Francia, esattamente a Parigi, una delle città più storicamente adatte a un duello (basta pensare a Dumas e ai suoi moschettieri), con la fondamentale presenza di un personaggio come quello del Marchese, perché oggi è sempre più difficile vedere in una produzione statunitense un personaggio così classicamente bidimensionale, ossia malvagio e detestabile dall’inizio alla fine.

Nessun difetto? Forse solo la durata. Premettiamo, non vogliamo assolutamente fare una critica inutile al genere, tipo quelli che si lamentano delle canzoni in un musical: John Wick è una serie di film d’azione sparatutto e quindi le sparatorie sono una parte fondamentale della storia, e il capitolo 4 come abbiamo ben descritto, ne aveva tante da raccontare, ma al tempo stesso è il più lungo della saga (ben 169’) e forse un piccolissimo taglio, magari nella scena della casa vicino alla scalinata del Sacro Cuore, sarebbe stato più congeniale.
Minuscolo neo in una pellicola che ha riacceso ancor più la passione per questo personaggio, e che è risultata senza volerlo anche molto commovente, perché si tratta dell’ultima con la presenza di Lance Reddick, interprete del personaggio di Charon, scomparso pochi giorni prima della distribuzione internazionale del film.

Presente nei cinema italiani dallo scorso 23 marzo 2023, grazie a 01 Distribution e con la voce italiana di Luca Ward sul protagonista.

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