SIAMO AD UNA SVOLTA?

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In fondo al tunnel si inizia a vedere la luce…

di Michela Flammini

E’ vero in fondo al tunnel si inizia a vedere la luce, ma quella luce è ancora fioca e lontana, per cui rimbocchiamoci le maniche e resistiamo, siamo allo sprint finale, forse…

Se i vaccini e gli aiuti economici tanto promessi arriveranno entro l’estate, possiamo sperare in una situazione similare a quella vissuta lo scorso anno tra luglio e agosto, ma il “se”, visti gli ultimi eventi è d’obbligo, e soprattutto quello che si dovrà evitare è l’impennata successiva, dovuta alla noncuranza dei “villeggianti” dello scorso anno…

Noi intanto, parlando di musica con un grande cantautore, come Marco Ligabue, abbiamo ipotizzato una riapertura degli stadi, ed una nuova ripresa dei concerti: sicuramente l’apertura delle strutture per ospitare il pubblico sportivo, va in quella direzione e ci fa ben sperare, come anche l’ipotesi di riaprire cinema, palestre e centri sportivi… Staremo a vedere! Intanto però ci sono i “Bauli in piazza” come quelli che il 17 aprile hanno ricoperto Piazza del Popolo, e che hanno visto scendere in campo le maestranze dello spettacolo, ma anche nomi illustri, come Fiorella Mannoia, in prima linea alla manifestazione per difendere un’intera categoria del tutto dimenticata dagli aiuti dei vari decreti…

E per la crisi economica? A sentire chi ci governa, i fondi europei salveranno tutti e tutto: sicuramente siamo in molti a sperare in quegli stanziamenti, tante possibilità di investirli, ecobonus, ecc. ecc. ecc. ma intanto, quei fondi vorremmo iniziare a vederli, dopo un anno di manovre economiche e di cambi di governo che non hanno impedito la chiusura di piccole, medie ma anche grandi imprese…

Ma c’è una domanda che mi arrovella la mente, dall’inizio della pandemia e voglio condividerla con voi: in realtà, a livello teorico, la soluzione sanitaria ed economica alla pandemia sarebbe una mera questione matematica e anche molto semplice, se ci sono tot. contagiati, che però (ancorché asintomatici) sono isolati, il numero cala fino a raggiungere lo 0 nel giro di 1 mese e siamo fuori dal Covid, semplice!

Perché allora questo virus ci affligge da ormai più di un anno?!? Sicuramente anche noi ci dobbiamo prendere le nostre responsabilità, con i nostri comportamenti, mettiamoci anche la disorganizzazione di chi ci avrebbe dovuto governare e guidare in un momento storico così delicato ed un eccessivo “bonismo” nel cercare sempre il consenso di tutti ed ecco la situazione in cui ci troviamo oggi, ad un anno dall’inizio di tutto. Forse sarebbe bastato 1 mese, pensate: un unico mese, tutti chiusi in casa, con la possibilità solo di ricevere cibo e aiuti per i più bisognosi a domicilio e l’Italia sarebbe stata salva: però, appunto siamo in Italia…. e poi ci sono i viaggi, il turismo, gli ingressi (legali e non), e questo ovviamente ha compromesso il tentativo dello scorso anno di risolvere il problema nel modo più ragionevole.

D’altra parte sia per il nostro benessere psicofisico, che per quello economico, e anche per gli stessi settori del turismo e degli eventi, non sarebbe stato meglio per una volta chiudere completamente i confini (che non vuol dire non essere europeisti o xenofobici), anzi tutelando anche gli altri paesi nel momento in cui eravamo il Paese più colpito e risolvere in un mese la pandemia?!?

E’ facile parlare a posteriori o per supposizioni, mi direte… è vero, ma la Cina ci insegna che quella via era possibile. Ovviamente oggi non lo è più, il nostro Paese, i nostri imprenditori, provati da oltre un anno di lockdown a singhiozzo, non reggerebbero in molti un altro mese di chiusure. Per cui non resta che sperare nelle nuove politiche vaccinali e stare a vedere l’evolversi della situazione, continuando a fare l’unica cosa che ognuno di noi può fare per sè e per gli altri: rispettare distanze e misure sanitarie…

Ma rimarrà sempre dentro di me quella domanda: quel “E se 1 mese avessimo fatto lockdown totale?”… Forse avremmo salvato migliaia di persone.

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