NEWS DA APRILIA 2…

INTERVISTA alle due vincitrici di “lasciatemi cantare”

di Michela Flammini

Si è da poco concluso il Talent “Lasciatemi Cantare”, che ha portato ad Aprilia 2 tanti personaggi famosi del mondo della musica (ricordiamo Ivan Cattaneo e Le Donatella), ma anche tanti giovani (e non solo) talenti, che si sono esibiti sul palco “Whynot”, sotto l’occhio attento dell’organizzatore, David Pironaci. Top-One ha seguito da vicinissimo l’evento, dalla giuria stampa (ringraziamo per l’invito il team Whynot) e ha realizzato per voi un’intervista doppia (inaspettato pari merito) alle vincitrici della quarta edizione del talent.

Stefania, innanzitutto ti aspettavi questo risultato? E il pari merito?
Sono contenta di poterlo dire una volta tanto nella vita: non mi aspettavo questo risultato! Non mi aspettavo un tale susseguirsi di emozioni, dalla prima all’ultima serata… immaginatevi cosa possa essere stato il pari merito! ‘Na bomba al napalm!!!

Cosa fai nella vita quando non canti?
Alla mia età (52 anni) la “casalinguitudine” è una scorciatoia verso la routine. Alle selezioni iniziali sono venuta che profumavo di frittura (cotolette)…

Quando e come hai iniziato a cantare?
Ho iniziato nel ‘90 nei villaggi turistici, ma già facevo teatro. Le due cose si sono sposate ed è diventato “show” a 360 gradi. Per un breve periodo ho fatto anche radio. Ma dal 2015 mi sono eclissata quasi dal “giro”: mi resi conto che mio figlio aveva bisogno di me… Poi eccoci qua!

Chi ti ha spinto a partecipare a “Lasciatemi Cantare”?
È stato mio figlio Andrea ad iscrivermi, perché io avevo iscritto lui al contest. Poi lui si è ritirato e io ho continuato, senza sapere cosa stessi facendo…

Cosa ne pensa tuo figlio?
Ricominciare… Fantastico! Mio figlio è contento di vedermi ricominciare.

Sei anche cantautrice?
Ho scritto vari brani, tutti inediti per ora, ma espressi attraverso diversi generi musicali, dalla radio dance al jazz pop…

Sul palco avete avuto due performance davvero spumeggianti: è una dote naturale o bisogna studiare anche per saper reggere un palco così?
Salire sul palco senza tentennamenti e fare fino in fondo l’esibizione è retaggio culturale del lavoro nei villaggi turistici. Siamo tutti così, noi che veniamo da là… Sennò non si mangiava! Poi ti fanno cantare, ballare, recitare. Io montavo anche le coreografie per gli sketch con i villeggianti. Anche dopo, nei locali e ristoranti, sono stata ballerina… 50 chili fa!

A chi dedichi questa vittoria?
La vittoria la dedico a mio figlio: è merito suo se ho accettato di gareggiare. Comunque merito va anche a David Pironaci e a tutto il team di “Lasciatemi Cantare”: mi hanno accolto con vero calore umano e comprensione. Mi hanno consigliato persino come migliorare la mia immagine in poco tempo…

Che canzone vorresti incidere come premio “Produzioni Whynot”?
Vorrei incidere un mio brano inedito rap dance, in collaborazione con dei ragazzi che ho conosciuto in gara. Comunque vorrei fare un pezzo mio, tirare fuori un altro sogno dal cassetto.

Cosa ti lascerà questa bella esperienza?
Questa esperienza è una valanga! È un trampolino di lancio, forse. Ma di sicuro è il mio divorzio dalle cotolette per una vita nuova… Anzi antecedente! Ritorno a fare l’artista!!!

Progetti per il futuro?
Hey ragazzi! Ora solo SHOW LIFE!!! Presto farò provini ovunque… No scherzo! Mi farò guidare da Pironaci. Forse mi esibirò in qualche villaggio vacanze. Così io performo e mio figlio gioca e si gode le vacanze…

Grazie e in bocca al lupo per una bellissima carriera musicale… Non è mai troppo tardi!
Grazie e grazie immensamente alla Why Not Production.

Stesse domande per la giovanissima Cristina Aggravio:

Cristina, innanzitutto ti aspettavi questo risultato? E il pari merito?
Arrivare a questo risultato non me lo sarei mai aspettata, è stata una piacevole sorpresa, ma soprattutto sono felice in quanto ho constatato che il mio modo di pormi sul palco e la mia performance possono piacere anche ad altre persone. Anche il pari merito è stato del tutto inaspettato, sono stata onorata di condividere questa vittoria con Stefania, in quanto come artista la stimo moltissimo, tutto di lei mi ha stupito, soprattutto la sua padronanza scenica.

Cosa fai nella vita quando non canti?
È una domanda molto difficile… di solito cerco di non farmi prendere dalle mie ansie ahahah! A parte gli scherzi, da quest’anno mi sto concentrando solo sulla musica, cerco di arricchire le mie conoscenze partecipando a corsi di songwriting, ear training e strumento, il mio obiettivo è quello di essere un’artista indipendente e a 360 gradi.

Quando e come hai iniziato a cantare?
Ho iniziato a cantare all’incirca 7 anni fa, quando ero alle medie, dove ho sofferto molto la solitudine e sono stata vittima di bullismo. Ho scoperto la musica, un mondo nel quale non c’è giusto o sbagliato, è come vivere in un posto solamente mio e lo custodisco gelosamente; sono felice di averlo condiviso con altre persone quest’anno.

Chi ti ha spinto a partecipare a “Lasciatemi Cantare”?
All’inizio non volevo partecipare a dire la verità, ero molto scettica a causa delle mie mille paure e ansie, credevo fosse inutile, ma grazie ai miei genitori ed alle amiche mi sono lasciata convincere e ci ho provato. Grazie a questa esperienza ho potuto capire che in realtà i concorsi e queste opportunità sono come delle “palestre” per noi artisti.

Cosa ne pensano i tuoi genitori?
I miei genitori mi hanno aiutato a prendere tutto alla leggera, come se fosse un gioco, per questo li ringrazio con tutto il cuore. Sono stupiti quanto me dalla padronanza che ho avuto su quel palco ed in particolare sono entusiasti perché mi hanno finalmente vista felice e in grado di far divertire anche gli altri. Mi hanno anche confessato di essere fieri di me, di come ho gestito la tensione e di come mi sono messa in gioco durante la seconda serata dei semifinalisti con la canzone “Sola” di Nina Zilli in quanto i brani in italiano sono proprio i miei punti deboli e sono anche io molto fiera di me stessa per aver fatto questa scelta.

Sei anche cantautrice?
Ancora no, ma sto cercando di impegnarmi e studiare così da poter portare la mia musica in giro, ma vorrei scrivere anche per terzi, perché trovo meraviglioso confrontarmi con altri artisti e prendere anche i loro punti di vista.

Sul palco avete avuto due performance davvero spumeggianti: è una dote naturale o bisogna studiare anche per saper reggere un palco così?
Ad essere sincera mi sono stupita anche io di me stessa, non avevo mai fatto una performance di questo calibro, è stato un lato nuovo che ho scoperto di me stessa. Grazie alle scelte dei brani mi sono completamente lasciata andare all’interno del “mood” e della melodia, in particolare con “Juice” di Lizzo, è una canzone che sento molto vicina, perchè parla di accettarsi così come si è e camminare a testa alta, tutto ciò che volevo fare era regalare queste parole alle persone lì presenti. Quindi non posso affermare di avere una dote naturale e nemmeno di aver studiato per aver fatto ciò che ho fatto, ma sarebbe utile farlo per capire meglio questo aspetto di me.

A chi dedichi questa vittoria?
La vorrei dedicare a tutte quelle persone che mi sono state vicine, ringrazio in particolare i miei genitori e i miei amici Alice, Alessio, Sharon, Eleonora, Flavia, Desiré e Valentina, che hanno reso tutto più magico e speciale, mi hanno supportata fino all’ultimo e li ringrazio con tutta me stessa. Ma un ringraziamento speciale va alla mia vocal coach e insegnante di canto, che ha creduto in me al posto mio, ha reso la mia vita speciale grazie al suo modo di fare e spero di regalare anch’io qualcosa al pubblico.

Che canzone vorresti incidere come premio “Produzioni Whynot”?
Ho una mezza idea, spero possa essere un pezzo in inglese, non vorrei dare indizi e preferirei che fosse una sorta di “sorpresa”.

Cosa ti lascerà questa bella esperienza?
Questa esperienza mi lascerà sicuramente più sicurezza e più desiderio di mettermi in gioco con me stessa. Inoltre sono stata entusiasta di aver conosciuto nuovi artisti e di aver coltivato nuove amicizie.

Progetti per il futuro?
Per il futuro ho intenzione di continuare tutto il lavoro che sto facendo, per potermi mettere sempre più in gioco, voglio preparami per le sfide che questo tipo di mondo mi porrà davanti, e vorrei trovare me stessa nella musica, poter creare qualcosa di innovativo, che possa regalare agli altri una piccola parte di me.

Grazie e in bocca al lupo per una bellissima carriera musicale…
Grazie a voi e a tutto il Team Whynot, a partire dall’organizzatore di questo magnifico talent, David Pironaci.

LA VINCITRICE DEI “PICCOLI”: BEATRICE PLESA
Nella foto da sinistra: Chiara Conforti (team Whynot e co-conduttrice), la piccola Beatrice Plesa (vincitrice della sezione “piccoli” e David Pironaci (Organizzatore e conduttore dell’evento, Direttore dell’Accademia Whynot)

Accademia “Why Not?”
Tel. 392 547 9746
Info@whynotroma.it

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