INTERVISTA: ROLY MADEN

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EL REY DE LA TIMBA

di Ivan De Vita e Milena Pirfo

Rolando Maden Sotolongo, in arte Roly Maden, nato all’ Havana (Cuba) nel 1971, inizia a ballare sin da piccolo e la sua carriera parte a Cuba, già da giovanissimo, all’età di 16 anni.
Roly arriva in Italia nel ‘96 per lavoro, con una compagnia di ballo, per una tournée di spettacoli e decide di rimanere nel nostro Paese dopo aver ricevuto un’importante proposta di collaborazione da Natalia Estrada, con la quale lavora per un periodo, mentre vive nella zona delle Marche.
Nel 1998 si trasferisce al nord, sul lago di Garda, dove, insieme a dei colleghi, inizia a lavorare con spettacoli e serate nei locali più rinomati della zona.
Nello stesso periodo iniziano le prime proposte di lavoro per palestre e scuole di ballo ed il nome di Roly compare nei primi eventi Salseri in Italia, da prima come solista e poi, per ovvie esigenze lavorative, in coppia con diverse ballerine, per poter esprimere al meglio il concetto di Salsa Cubana.
Già da allora lo stile di Roly fa la differenza: si distingue tra tanti per il suo modo di contaminare la Salsa con piccoli movimenti Hip Hop e Break Dance, rendendo il suo ballo originale, per la dinamicità e la musicalità che lo hanno sempre contraddistinto, pur un po’ in contrasto con il suo fisico scolpito e massiccio, che però, per assurdo, riesce ad essere sempre elegante e sinuoso.
Durante un concerto dei Van Van, dove Roly viene chiamato sul palco per ballare, il Maestro Juan Formell, catturato da questa sua gestualità e dal suo modo di interpretare la musica, lo elogia con un’ espressione ben precisa: “Esta si es Timba!”, da lì il soprannome “El Rey de la Timba”, che è lo stile che Roly preferisce in assoluto ballare, perché è la musica più ricca di contaminazioni ed è proprio esattamente lo specchio della sua danza, che lui è in grado di interpretare in ogni particolare, senza mai mancare di rispetto alla cultura cubana.

Lo abbiamo intervistato per i lettori di Top-One e gli abbiamo chiesto un consiglio per chi balla da tanto, lui ci ha risposto così:
Non smettete mai di studiare, rispettate la cultura cubana e non dimenticate di trasmetterla ai vostri allievi.

Uno per chi balla da poco…
Non limitatevi al corso più economico, non limitatevi alle apparenze, prima di approcciarvi ad una scuola, informatevi, ma soprattutto partite dal presupposto che la Salsa per noi cubani è un modo per dimenticare i problemi di ogni giorno… Non è una competizione costante a chi arriva primo: studiate con persone serie e che vi facciano divertire, che vi stimolino ad andare a ballare per divertimento e non per lucrare su di voi.

Roly, se dovessi dire grazie, a chi lo diresti?
A mia madre! Mi ha sostenuto e mi sostiene tutt’ora ed è lei che mi ha dato la forza per realizzare i miei sogni.

Ed invece, la tua più grande soddisfazione?
Sicuramente vedere il mio lavoro propagarsi nel tempo…

Grazie Roly, speriamo di vederti presto, di nuovo, sui palchi della Capitale, visto che ogni tanto vieni a trovarci con qualche tuo spettacolo!
Grazie a voi, Ivan e Milena, e un saluto a tutti i lettori!


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