al Cinema
di Valerio Brandi
Il Papa è morto improvvisamente, e dunque il Trono della Città del Vaticano è vacante.
Una volta organizzato il funerale, è tempo di pensare al più presto all’organizzazione del Conclave, un gravoso onere che spetta come da tradizione al Decano del Collegio Cardinalizio, ruolo che al momento è attribuito al cardinale Thomas Lawrence (Ralph Fiennes).
A Roma cominciano ad arrivare cardinali elettori da tutto il mondo per partecipare alla votazione dentro la Cappella Sistina, tra cui alcuni nomi che non piacciono al Decano, come Goffredo Tedesco (Sergio Castellitto) e Joshua Adeyemi (Lucian Msamati) perché troppo conservatori e tradizionalisti, altri con possibili scheletri nell’armadio come Joseph Tremblay (John Lithgow) ma anche un elemento fino a quel momento sconosciuto quasi da tutti come Vincent Benitez (Carlos Diehz). Chi sarà alla fine il nuovo Pontefice?
Presentato per la prima volta in Italia lo scorso ottobre, in occasione della diciannovesima Festa del Cinema di Roma, Conclave di Edward Berger (Niente di nuovo sul fronte occidentale) è un lungometraggio che oltre ad avere all’interno un cast paradisiaco (oltre agli attori citati nella sinossi ci sono anche Stanley Tucci ed Isabella Rossellini) si dimostra fin dai primissimi minuti ipnotico e coinvolgente.
Merito del soggetto da cui è tratto, il romanzo omonimo di Robert Harris, pubblicato per la prima volta nel 2016 e che può essere considerato una sorta di What-if dopo le dimissioni di Ratzinger, perché sono citati tanti nomi di pontefici realmente esistiti negli ultimi decenni tra cui anche Benedetto XVI, mentre il successore di quest’ultimo nel libro non ha un nome, proprio per evitare qualunque accostamento con Papa Francesco, anche se le similitudini sono più che evidenti (come la sua decisione di vivere nella Casa di Santa Marta invece che nei più lussuosi appartamenti papali o l’essersi presentato con vesti più umili nella sua prima apparizione pubblica da pontefice).
Adattamento quasi del tutto fedele del romanzo originale (le differenze sono veramente minime e anche intelligenti come vedremo a breve) Conclave di Edward Berger non solo è una sorta di documentario per quel che riguarda le istituzioni del Vaticano e le modalità con cui si svolge l’elezione del nuovo papa (merito anche del lavoro di Robert Harris che si è ampiamente documentato prima di scrivere il libro, intervistando anche un cardinale che aveva partecipato a un conclave) ma è un vero e proprio thriller politico, ricco di mistero, tensione e colpi di scena, soprattutto per quel che riguarda il finale che farà indubbiamente discutere.
Data la sua ambientazione tutta romana e la multietnicità del collegio cardinalizio Conclave non solo è un film in cui sono stati scelti diversi attori italiani (come Vincenzo Failla e Roberto Citran) ma è anche multilinguistico.
Diverse sequenze sono state recitate in Italiano e in latino (e qualche piccola frase in nigeriano e spagnolo) nella versione originale, ma per quel che riguarda la nostra lingua non siamo di fronte alle discutibili (se non ridicole) direzioni di House of Gucci e Ferrari.
Oltre al fatto che la dizione italiana degli attori stranieri è risultata molto più convincente rispetto ai due film sopracitati, le frasi sono completamente recitate in italiano e non a metà con l’inglese, e comunque utilizzate solo quando era strettamente necessario.
Molto intelligente è stata proprio la scelta di modificare la nazionalità del protagonista: il Decano nel libro è un italiano di nome Jacopo Lomeli mentre nel film come già accennato è diventato il britannico Thomas Lawrence, in modo da giustificare il suo parlare in inglese per quasi tutta la durata del lungometraggio.
La versione italiana è stata invece eseguita presso la Laser Digital Film, diretta da un vero Maestro di questo mestiere come Francesco Vairano (curatore anche dei dialoghi).
Con l’assistenza di Monica Simonetti e il fondamentale contributo dei fonici (Vincenzo Mandara come fonico di doppiaggio e Nadia Paone per quel che riguarda il mix) Conclave è risultato sublime anche in Italiano. Le parti in latino (e le poche battute in spagnolo e nigeriano) sono rimaste invariate, mentre gli attori italiani che hanno parlato in inglese nella versione originale hanno provveduto a doppiare sé stessi.
Gli attori stranieri più Isabella Rossellini hanno invece avuto nuove voci, ossia quelle di Stefano Benassi (cardinale Thomas Lawrence), Gianni Giuliano (cardinale Joseph Tremblay), Franca D’Amato (sorella Agnes), Gianluca Tusco (cardinale Joshua Adeyemi), Franco Mannella (cardinale Aldo Bellini), Roberto Gammino (cardinale Vincent Benitez), Alessandro Quarta (monsignore Raymond O’Malley), Andrea Lavagnino (arcivescovo Mandorff) e Gianluca Machelli (arcivescovo Janusz Wozniak).
L’unico difetto di questa nuova trasposizione audiovisiva di un romanzo di Robert Harris (la settima per la precisione) è una questione espressa da Loris Loddi, interprete del cardinale Villanueva.
In base a quanto da lui affermato in una intervista rilasciata su Instagram lo scorso 13 novembre il suo personaggio nel film si vede ma purtroppo non parla, perché nel montaggio finale il regista ha attuato diversi tagli, tra cui tutte le sue battute.
Si spera in una versione integrale quando il film arriverà in Home Video, in modo da poter godere della recitazione di uno dei più grandi attori e doppiatori italiani.
Conclave di Edward Berger è al cinema da giovedì 19 dicembre 2024 grazie alla distribuzione di Eagle Pictures.
Lascia un commento